A causa di motivi di salute il Presidente della CNA Lombardia Giovanni Bozzini non ha potuto presenziare alla conviviale ed è stato sostituito dal Vice Presidente (e presidente CNA Lario e Brianza) Pasquale Diodato

che ha illustrato la situazione attuale non ottimale che non potrà venir risolta unilateralmente dal nuovo governo ma solo in concerto con le imprese, rapportandosi tra gli altri con CNA che rappresenta 190.000 piccole imprese in Italia di cui 24.000 in Lombardia, senza nessuna identificazione politica, ma con lo scopo di aiutare gli artigiani e le piccole medie imprese a risolvere i problemi di varia natura che devono affrontare nello svolgimento del loro lavoro.
Un aiuto è stato fornito dai bonus elargiti dallo stato, soprattutto per le imprese edili. Purtroppo non tutti si sono comportati correttamente, e c’è anche chi se ne è approfittato anche creando aziende dal nulla (non iscrivendosi a CNA).
Un altro problema che riguarda gli imprenditori edili sono i controlli che andrebbero fatti a chi si sa che non lavora correttamente e non tartassando tutti indistintamente creando non pochi problemi a chi sta svolgendo il proprio lavoro seguendo le regole.
Molti gli interventi da parte dei presenti che, un po’ polemizzando, hanno chiesto maggiori delucidazioni riguardo all’attività di controllo da parte di CNA sui propri associati.
Sui i temi è intervenuto anche Stefano Binda, segretario del presidente regionale Giovanni Bozzini, che fornito diverse delucidazioni sulle attività svolte da CNA ed ha raccontato anche qualche aneddoto relativo ai retroscena della politica che determinano poi il modo in cui sono formulate le leggi in parlamento.

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