Qualche tempo fa mi fu regalato un libro sulla vita di Walter Bonatti e, non avendo tra le mie consuete amicizie nessuno che si sia mai occupato di montagna a livello di scalatore, mi incuriosì la lettura cercando di capire quale turbamento possa spingere un uomo a sfidare se stesso e a rischiare la vita per scalare impervie montagne.

Forse nella prima metà del novecento l’orgoglio di tracciare nuovi confini in zone allora totalmente inesplorate o successivamente uno sconfinato amore per la montagna e le sue cime, ma il tutto mi lasciava un misto di grande ammirazione e di perplessità. Così con queste sensazioni ho partecipato alla serata in interclub con i ragazzi del Rotaract con ospite Luca Schiera presidente dei Ragni di Lecco. E’ costui un giovane (30 anni!) ragazzo che ha già girato mezzo mondo inseguendo la sua passione che, ci ha raccontato, non è tanto di “scalare” ma di conoscere posti nuovi tra peripezie ed esplorazione. Quindi con l’aiuto di filmati ci ha portato nelle sue avventure, in particolare in Patagonia, tra lunghe camminate nei boschi, canoate sui corsi d’acqua, giornate in tenda ad aspettare le migliori condizioni climatiche tra pioggia e vento anche oltre 100 Km/ora, tra camminate anche notturne su ghiacciai con pericolosi precipizi, bivacchi in buche nella neve, scalate su pareti perpendicolari che definisce facili e...cos’altro posso scrivere... se non che per me che intendo la montagna come una sciata su piste soleggiate e ben innevate e fine giornata in piscina termale (vista montagne ovviamente), mi rimane la convinzione che queste persone siano ben al di là della normalità ed una sconfinata ammirazione per la loro capacità di sfidare se stessi e andare “beyond the limit”, come il titolo della relazione.

Questo non è il riassunto della serata ma , nessuno me ne voglia, delle anche banali mie considerazioni poiché il Relatore, peraltro bravo e simpatico comunicatore, ha scelto saggiamente di parlare poco e di affascinarci con le splendide immagini delle sue avventure .

LF